Associazione Ristoratori Garda
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Cenni su Garda

Veduta panoramica di Garda

Le origini di Garda sono antichissime e lo testimoniano i numerosi ritrovamenti di epoca preistorica. Già alla fine dell'800, ai piedi della Rocca di Garda, sono stati scoperti resti palafitticoli, unitamente a ceramiche e bronzi, risalenti ad una fase medio recente dell'età del Bronzo. Degli anni '60 sono i ritrovamenti in località Sabbionara, verso Marciaga, di frammenti di ceramica della prima età del Bronzo e in via San Bernardo di diciannove tombe della tarda età del Bronzo, con vasi, ciotole, alcuni bronzi e ossi lavorati.

La testimonianza di maggior interesse è però costituita dalle incisioni rupestri del monte Luppia: figure tracciate dall'uomo sulle rocce, riproducenti guerrieri, armi, cavalieri, labirinti, animali, croci, attraverso quattromila anni di storia. Pure significative sono le testimonianze dell'età romana. La configurazione del centro storico, con la via principale che corre dritta fra le due porte, con i vicoli che si inseriscono in perpendicolare, il cippo funerario che si trova nel piazzale Roma, varie lapidi: sono le prove dell'esistenza di un antico villaggio romano.

Sulla Rocca, in età medievale sorgeva il castello di Garda, tanto importante da far sì che il lago cambiasse il proprio nome: il latino "Benacus" è stato sostituito dall’attuale "lago di Garda". Il nome di questa cittadina di 3.700 abitanti deriva dal germanico warda - guardia, vedetta - funzione esercitata dalla Rocca, eretta sullo sperone roccioso che sovrasta Garda. Di età romana, fu distrutta e ricostruita più volte, ora ne restano pochi ruderi. La presenza dell'uomo è testimoniata fin dall'antichità, tanti poi i segni del periodo romano: cippi, epigrafi, lapidi, monete e tombe.

Con le invasioni barbariche Garda divenne dei Goti, dei Longobardi, dei Franchi. Pian piano il nome di Garda si estese al territorio, arrivando a comprendere, intorno all'undicesimo secolo, anche il lago che da quel momento mutò il nome latino di Benàco in lago di Garda. Vennero poi gli Scaligeri di Verona, i Visconti di Milano e dal 1405 Venezia con il Capitano del Lago in rappresentanza della Serenissima. Nel 1848 a Villa Alberini Carlo Alberto re di Sardegna accolse la richiesta di annessione della Lombardia al Piemonte, seguì l'Austria e l'annessione definitiva all'Italia.

Oggi Garda, al centro del golfo, è divenuta un’attrezzatissima località di villeggiatura, con numerosi alberghi, residences e un moderno palazzo dei congressi. Conosciuta in un primo momento dai vicini tedeschi ed austriaci, ora è diventata metà di vacanze di turisti da tutta Europa e non solo. La nostra vicinanza alla città d’Arte di Verona, che con la magica atmosfera dell’Arena allieta le serate di migliaia di persone durante la stagione lirica; il fantastico clima e la nuova scoperta del turismo enogastronomico fanno si che Garda incontri sempre più consensi in ambito nazionale ed internazionale.


Visite Storiche

Veduta panoramica della Rocca e di Garda

L’abitato conserva le su antiche caratteristiche: vicoli stretti con piccoli edifici di grande fascino, spesso collegati da ampie volte a botte, ma anche antiche case con belle facciate di gusto tipicamente veneziano. In città è sicuramente da vedere il Palazzo dei Capitani, risalente al XV secolo, antica residenza del Capitano del lago, un tempo si affacciava sulla riva del lago, e costituisce un ottimo esempio di architettura gotico-veneziana.

Sempre sul lungolago si può ancora vedere l’antica Dogana, detta “Losa” il cui progetto è attribuibile al Sammicheli. Sempre in città vi è anche il Palazzo Fregoso, di fattura cinquecentesca, appartenente al condottiero genovese Cesare Fregoso, funzionario della Repubblica di Venezia e protettore dello scrittore Matteo Maria Bandello che amò risiedere in questi luoghi e mantenne il possesso del palazzo almeno fino all’avvento di Napoleone.

Vale sicuramente la pena visitare il Palazzo Carlotti, recentemente restaurato, celebre per gli incontri ai quali partecipava anche Gabriele d’Annunzio; ed ancora Villa Becelli-Albertini risalente al ‘500, che conserva l’impianto a castelletto ed ha un magnifico parco interno. Degni di menzione sono pure Villa Canossa ed i Palazzi Pompei e Merlo.

Nell’antica zona del borgo merita d’essere visitata la Chiesa maggiore di Santa Maria Novella patrona del paese costruita sulle fondamenta dell’antica pieve cittadina, a tre navate centrali, ciascuna delle quali con tre altari (quelli di sinistra in stile barocco), conserva anche un bel campanile quattrocentesco ed il chiostro della stessa epoca; il battistero ed invece posteriore verso la metà del XVI secolo. Da vedere anche la chiesa di Santo Stefano, del XV secolo, la Torre dell’Orologio che assieme al Palazzo Fregoso costituiscono le due porte d’accesso al centro storico.

Nelle immediate vicinanze si possono ammirare paesaggi di innegabile bellezza, come la celebre Punta San Vigilio, un promontorio di straordinario fascino, che ha ispirato poeti ed artisti di varie epoche, e che oggi è uno dei luoghi di maggior attrattiva per turisti di tutto il mondo. Qui, immersa nella rigogliosa natura circostante, l’umanista veronese Agostino Brenzoni fece costruire Villa Guerienti che venne progettata dal Sammicheli. Si tratta di un affascinante edificio ben inserito nel contesto paesaggistico circostante, caratterizzato da una forma semplice e lineare che richiama la tradizionale architettura veneta dell’epoca.

Accanto alla villa sorge la chiesetta di San Vigilio, in posizione suggestiva, a picco sul lago; mentre a testimonianza del clima magico che qui si respira è lo Scoglio della Stella, che la leggenda vuole fosse una ninfa trasformata in roccia in virtù di un antico incantesimo..


Paesaggi da visitare

Veduta aere si San Vigilio, Garda

Il golfo è un gioiello dominato dall’azzurro del lago e dalla vegetazione mediterranea, ed è chiuso a nord dal Monte Luppia, che si tuffa nel lago a formare l’incantevole punta San Vigilio, mèta obbligata delle celebrità in vacanza sulla riviera. Lo si può esplorare, percorrendo un sentiero segnalato che parte da poco prima di San Vigilio, nei pressi del Belvedere. Molto noto per le proprie incisioni rupestri, alcune delle quali risalenti all’età del bronzo. Soffermandosi in loc. Castei si può godere della vista di una buona porzione di lago, oltre che della rinomatissima Baia delle Sirene; spiaggia adiacente a San Vigilio immersa in un oliveto secolare.

A sud c’è invece il colle della Rocca. La si può raggiungere da due strade. La prima, risalendo loc. San Bernardo partendo dalla chiesa parrocchiale, si raggiunge loc. Canevini. Qui si cammina fiancheggiando gli antichi “canevini”, cantine naturali scavate nella roccia dove al suo interno la temperatura rimane costante sia d’estate che d’inverno. Proseguendo si arriva alla Madonna del Pign e seguendo il sentiero segnalato si arriva a quello che da noi tutti chiamano “Il cavallo della Rocca”, punto s’incontro di tutti i sentieri che portano alle tre Rocche. Seguendo per “Rocca Maggiore o di Garda” si arriva poco dopo sulla cima dove si godrà di un panorama mozzafiato.

Ad est si trova il paese di Costernano, ed merita d’essere visitata la valle dei Mulini. Attraversata da un torrente collega con un sentiero segnalato il territorio di Garda con quello di Costernano e delle due frazioni molto caratteristiche Margiaga, dove potrete trovare un’ottima palestra della roccia ed un atrezzatissimo centro d’equitazione, e Castion. Molto suggestivi sono i mulini ad acqua, anticamente utilizzati per la macine del grano. Al suo interno vi è anche il percorso della salute, che può essere percorso anche in mountain bike, con la quale ci si può collegare ai numerosi sentieri segnalati che disseminati nel nostro entroterra.



   
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